Una ricetta classica della tradizione romagnola che non poteva mancare nel mio sito. Si tratta della piadina e dei cassoni. Chiunque sia venuto in Romagna li ha mangiati almeno una volta: si trovano ovunque chioschi dove li potete mangiare a qualunque ora del giorno e della notte. I miei ripieni preferiti? I classici rossi per i cassoni e per la piadina si giocano il primo posto alici, radicchio e cipolla oppure squaquerone e rucola. A voi la scelta del ripieno che più vi piace!
INGREDIENTI:
1 kg di farina 0
400 ml di acqua
150 gr di strutto (oppure 80 ml di olio evo)
1 cucchiaino di sale
1 bustina di lievito per torte salate
PROCEDIMENTO:
Impastate la farina con acqua tiepida, strutto (o in alternativa l’olio se volete una piadina vegana) e lievito. Quando questi ingredienti saranno completamente assorbiti unite anche il sale. Lavorate fino ad ottenere un composto omogeneo. Dividete l’impasto in 10 pagnotte dello stesso peso, lavorate velocemente ciascuna fino ad ottenere una pallina omogenea e lasciate riposare per qualche ora sotto un canovaccio pulito. Se volete realizzare la piadina stendete l’impasto lasciandolo leggermente più alto, circa 4 mm, altrimenti per i cassoni tiratelo più sottile. In realtà l’altezza della piadina varia molto a seconda della zona della Romagna in cui ci si trova, a me personalmente piace un po’ alta. Una volta stese le piadine cuocetele su una piastra molto calda. La mia nonna diceva che la piadina per essere cotta bene va girata 3 volte. Se invece volete preparare i cassoni farcite le piadine ancora crude su metà superficie di salsa al pomodoro e mozzarella, ripiegate i bordi e sigillate con i rebbi della forchetta. Cuocete anche essi sulla piastra ben calda. Potete farcire i cassoni come più vi piace: in Romagna i più diffusi sono pomodoro e mozzarella oppure alle erbe di campo.